domenica 1 febbraio 2009

Virtual life e l'illusione della moltiplicazione delle chances

Stasera mi toccherà molta meditazione, una lunga e profonda mezz'ora di autocritica.
E' l'età, col passare degli anni mi sento sempre più in colpa dopo aver trattato male qualcuno, anche quando quel qualcuno mi chiede in tutti i modi di essere maltrattato!
Ecco il fatto: ho sclerato di brutto con un amico che sta cercando di passare dalla solitudine più misera, mascherata da uno snobistico atteggiamento da incompreso, alla falsa e triste compagnia delle chat aperte.
Il punto è che io odio questi sistemucci da sfigati e mi va il sangue alla testa quando una persona che sta nella cerchia dei miei "amici eletti" cerca di giustificare una simile caduta di stile. Non ce la faccio proprio a restarmene accondiscendente mentre ascolto qualcuno sostenere che oggi è possibile trovare l'amore sul web... Certo che si può, ovvio che si può! Saranno milioni i poveracci che stanno lì davanti ad un monitor, aspettando di attirare l'attenzione di qualcuno, di rifarsi una vita, o magari semplicemente solo di cominciare a vivere!
Ci vuole equilibrio. Come in ogni cosa, ci vuole il giusto senso della misura.
Non sbilanciatevi troppo nella vostra virtual life, amici, o finirete per dimenticare come si vive nella realtà... e le soddisfazioni virtuali non danno la stessa gioia di quelle reali!

Secondo consiglio della sera, amici: non annusate troppo da vicino i barattoli che giacciono nell'oblio di una mensola incrostata del frigo... a meno che non cerchiate una scusa per saltare la cena.

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